Nel 1994 Gabrielle Pizzi espose la sua collezione
di pittura e scultura presso lo Spazio Krizia di Milano: fu la prima
mostra di arte aborigena australiana tenutasi in Italia. La straordinaria
qualità delle opere, esaltate anche dalla prestigiosa presentazione
di Emilio Tadini, suscitò l'ammirata attenzione di critici
e artisti; più fredde rimasero le gallerie, forse intimorite
dalle peculiarità di un'arte ancora pressoché sconosciuta
in Italia, per giunta radicalmente diversa dall'intera produzione
occidentale.
Fece eccezione la sola Galleria Bolzani: infatti, mostrando
lungimiranza e autentica passione per la conoscenza, Alberto Bolzani
cominciò a studiare l'arte aborigena e ad esplorarne il nascente
mercato con la collaborazione di Graziella Englaro, instaurando
anche un solido rapporto di fiducia con il Consolato Generale Australiano.
La Galleria Bolzani fu così la prima galleria italiana privata
a dedicarsi all'arte aborigena: nel 1998 ebbe l'onore di ospitare
una sezione della grande mostra "Gli aborigeni australiani
- Una storia di 40.000 anni", la cui sede principale fu il
Castello Sforzesco.
Da allora la Galleria non si è limitata a vendere opere originali
eseguite in Australia da artisti aborigeni, ma si è anche
impegnata per la valorizzazione e la divulgazione della cultura
degli antichi popoli australiani: ogni anno Bolzani allestisce almeno
una mostra di pittura e organizza eventi, concerti, letture e proiezioni
di documentari dedicati alla cultura e all'arte aborigena, ponendosi
come punto di riferimento per appassionati e studiosi di tutta Italia.
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